Supportare la transizione energetica


L’accordo di Parigi del 2015 ha posto impegni sfidanti – per i 194 paesi aderenti – di contenimento della temperatura globale con l’obiettivo di contrastare nel prossimo decennio il cambiamento climatico. La lotta al cambiamento climatico avrà come driver principale la Transizione Energetica, ossia il passaggio ad un’economia più sostenibile nei consumi e nella produzione di energia, tramite l’uso di energie rinnovabili e l’adozione di tecnologie di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile. L’Europa e l’Italia hanno accolto la sfida prevedendo ingenti investimenti in Green Energy Infrastructure a supporto della Transizione Energetica.


“La Transizione Energetica, ossia il passaggio ad un’economia più sostenibile nei consumi e nella produzione di energia”

Per raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica energetica Europea, solo in Italia si stima che saranno necessari oltre 400 Mld € di investimenti in Green Energy Infrastructure entro il 2030, che dovranno essere raggiunti con il supporto di capitali privati, oltreché pubblici (PNIEC, 2018).


“Solo in Italia si stima saranno necessari oltre 400 Mld € di investimenti in Green Energy Infrastructure entro il 2030”

Nel nostro paese l’offerta di capitali privati per l’investimento in infrastrutture a supporto della Transizione Energetica risulta ad oggi limitata esclusivamente ad holding di partecipazioni, ad alcuni fondi di Private Equity tematici, sia locali che esteri, che investono nel mercato secondario in progetti già operativi di taglia medio-grande, e a pochi fondi esteri di Private Debt, specializzati in progetti in efficienza energetica.


“Nel nostro paese l’offerta di capitali privati a supporto della Transizione Energetica risulta ad oggi limitata”

Il canale bancario commerciale tradizionale risulta attivo prevalentemente attraverso soluzioni di senior project financing a supporto di operazioni di sviluppo di infrastrutture energetiche di media-grande taglia, mentre è ancora molto poco presente nel finanziare progetti di piccola taglia.

Si rileva quindi la necessità nel nostro paese di nuovi investitori che supportino ESCo (“Energy Service Companies”) e Developers nello sviluppo dei loro progetti attraverso soluzioni finanziarie flessibili, anche in ottica subordinata o equity-like, e su misura, anche in progetti di piccola taglia, per supportare il raggiungimento degli obiettivi di Transizione Energetica.

L’innovazione di prodotti e processi di investimento è un driver fondamentale per lo sviluppo del settore del risparmio gestito, portando ad una riduzione di costi e tempi ed a un miglioramento delle performance.

Riteniamo che l’integrazione delle analisi ESG all’interno della nostra attività di investment e asset management debba ricoprire un ruolo fondamentale nei processi decisionali, nella gestione del rischio degli investimenti e nella creazione di valore in tutti i nostri fondi gestiti.

Gli investimenti nell’economia reale sono caratterizzati da una logica win-win, volta a favorire da una parte la crescita di imprese, territorio e infrastrutture e dall’altra a garantire agli investitori ritorni meno volatili e più cospicui rispetto alle asset class tradizionali.